Il regista di Resident Evil pensa che la censura dei giochi faccia schifo

Jan 26,25

Resident Evil Director Thinks Game Censorship Sucks L'imminente uscita di ottobre di Shadows of the Damned: Hella Remastered ha riacceso le critiche al sistema di classificazione per età CERO del Giappone, con i creatori del gioco che hanno espresso il loro disappunto per la censura nella versione giapponese.

Suda51 e Shinji Mikami condannano la censura di Shadows of the Damned

CERO affronta un rinnovato contraccolpo

Resident Evil Director Thinks Game Censorship Sucks Suda51 e Shinji Mikami, le menti creative dietro Shadows of the Damned, hanno criticato pubblicamente il comitato di classificazione CERO del Giappone per la censura applicata alla versione rimasterizzata del gioco per console in Giappone. In un'intervista con GameSpark, hanno apertamente sfidato la logica e le politiche restrittive del consiglio.

Suda51, rinomato per il suo lavoro su Killer7 e la serie No More Heroes, ha confermato la necessità di creare due versioni del gioco: una versione censurata per il Giappone e una versione senza censura per le altre regioni. Ha sottolineato il significativo aumento del carico di lavoro e dei tempi di sviluppo che ciò ha comportato.

Shinji Mikami, celebrato per i suoi contributi a titoli maturi come Resident Evil, Dino Crisis e God Hand, ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che CERO sia disconnesso da pubblico dei videogiochi moderni. Ha sostenuto che l'imposizione della censura da parte dei non giocatori impedisce ai giocatori di sperimentare la visione artistica completa, nonostante l'esistenza di un mercato per contenuti maturi.

Resident Evil Director Thinks Game Censorship Sucks Il sistema di classificazione di CERO, comprese categorie come CERO D (17) e CERO Z (18), è stato fonte di dibattito continuo. Resident Evil originale di Mikami, un titolo horror rivoluzionario, presentava violenza grafica, una caratteristica mantenuta nel remake del 2015, che ha ricevuto una valutazione CERO Z.

Suda51 ha messo in dubbio l'efficacia e il pubblico a cui si rivolgono queste restrizioni, sottolineando la sua incertezza sull'impatto sui giocatori e sullo scopo generale della censura. Ha espresso la convinzione che le restrizioni non diano priorità alle preferenze della comunità dei giocatori.

Questo non è il primo caso in cui CERO si trova ad affrontare critiche. Ad aprile, Shaun Noguchi di EA Japan ha evidenziato incoerenze nelle valutazioni di CERO, citando l'approvazione di Stellar Blade con una valutazione CERO D mentre ha rifiutato Dead Space. Quest'ultima controversia sottolinea ulteriormente la tensione in corso tra gli sviluppatori di giochi e la commissione giapponese per la classificazione in base all'età.

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