Un investitore di minoranza di Ubisoft, Aj Investment, chiede una ristrutturazione aziendale, compreso un nuovo team dirigenziale e riduzioni del personale, a seguito di una serie di rilasci di giochi sottoperformanti e di proiezioni di entrate ridotte. L'investitore, in una lettera aperta, ha espresso profonda insoddisfazione per l'attuale direzione strategica e le prestazioni di Ubisoft, citando ritardi di titoli chiave come Rainbow Six Siege e The Division, e la deludente accoglienza dei recenti pubblicazioni come Skull and Bones e Prince of Persia: La corona perduta. La lettera richiede espressamente la sostituzione del CEO Yves Guillemot.

L'investitore ha sottolineato la valutazione significativamente inferiore dell'azienda rispetto a concorrenti come EA, Take-Two Interactive e Activision Blizzard, attribuendola a cattiva gestione e suggerendo che la famiglia Guillemot e Tencent stiano sfruttando la situazione. Sono state mosse critiche anche alla cancellazione di The Division Heartland, una mossa ritenuta deludente dai fan. Pur riconoscendo la recente riduzione del 10% della forza lavoro di Ubisoft, Aj Investment sostiene che ciò è insufficiente e sostiene ulteriori misure di ottimizzazione del personale e di riduzione dei costi per migliorare l'efficienza operativa. L'investitore suggerisce di vendere studi poco performanti per razionalizzare l'attuale ampio portafoglio della società di oltre 30 studi. Aj Investment ritiene che l'attuale strategia di riduzione dei costi di Ubisoft sia insufficiente per mantenere la competitività nel mercato globale dei giochi. La pubblicazione della lettera ha coinciso con un calo significativo del prezzo delle azioni di Ubisoft, crollando di oltre il 50% nell'ultimo anno e raggiungendo il punto più basso dal 2015. Ubisoft deve ancora rispondere pubblicamente alle richieste degli investitori.