Smetti di distruggere i videogiochi, la petizione ottiene un ampio supporto in 7 paesi dell'UE

Feb 23,25

Stop Destroying Video Games Petition Gains Wide Support in 7 EU CountriesUna petizione dell'Unione Europea che richiede agli editori di mantenimento della giocabilità dei giochi online dopo che gli arresti del server sta guadagnando una trazione significativa. L'iniziativa, mirando a un milione di firme, ha già superato la sua soglia in sette nazioni dell'UE.

I giocatori dell'UE si radunano dietro i diritti di giocabilità

quasi il 40% dell'obiettivo raggiunto

Stop Destroying Video Games Petition Gains Wide Support in 7 EU CountriesLa petizione "Stop distruggere i videogiochi" ha ottenuto il numero necessario di firme in Danimarca, Finlandia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia e Svezia, superando le aspettative in alcuni casi. Questa impressionante esibizione rappresenta 397.943 firme, un significativo 39% dell'obiettivo di una firma di One Million.

Lanciata a giugno, la petizione affronta la crescente frustrazione per i giochi resi non giocabili dopo la fine del supporto ufficiale. Sostiene la legislazione avvincente editori per garantire la funzionalità continua dei giochi online, anche dopo la chiusura dei server pianificati.

La petizione afferma esplicitamente il suo obiettivo: "richiedere agli editori di vendere o licenze di videogiochi nell'UE ... per lasciare tali videogiochi in uno stato funzionale (giocabile). Ciò impedisce agli editori di disabilitare a distanza i videogiochi senza mezzi ragionevoli per le operazioni continue indipendenti dall'editore."

Stop Destroying Video Games Petition Gains Wide Support in 7 EU CountriesLa petizione evidenzia il controverso arresto di The Crew di Ubisoft, un gioco di corse del 2014 con oltre 12 milioni di giocatori. La chiusura del server di Ubisoft nel marzo 2024, attribuita a problemi di infrastruttura e licenze, ha suscitato indignazione e persino azioni legali in California, sostenendo la violazione delle leggi sulla protezione dei consumatori.

Mentre la petizione è ancora in qualche modo dal suo obiettivo, i cittadini dell'UE in età votante hanno tempo fino al 31 luglio 2025, per aggiungere il loro sostegno. Sebbene i residenti non UE non possano firmare, possono aiutare promuovendo la petizione a coloro che sono ammissibili.

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